venerdì 11 marzo 2011 ore 21Centro Asteria, P.za Carrara 17/1, MilanoL’itinerario dell’amore verone “LA TRAVIATA”di Giuseppe Verdi |
”…..O gioia ch’io non conobbi: essere amata amando”
(Violetta – Atto I , Scena V)
|
Questo primo incontro di ascolto guidato ha avuto come protagonista il Melodramma come la forma musicale popolare (almeno alle sue origini anche se oggi un po’ elitaria) che più direttamente esprime, attraverso una storia raccontata in musica dai protagonisti, i sentimenti e le speranze umane, che comuni a tutti hanno reso famosa nel mondo la musica italiana.
Introduzione all’opera a cura di
don Marco Ruffini
missionario della Fraternità Sacerdotale di San Carlo Borromeo
*********************
La famosissima storia della “Signora delle camelie” che il librettista F.M. Piave e G.Verdi con la sua musica ci raccontano ne La Traviata, l’innamoramento di Alfredo e il vero amore con cui Violetta sacrifica tutto per lui pur sapendo che dovrà morire, ma nella certezza che finalmente ha potuto sperimentare ciò che in tutta la sua vita piena di errori non aveva mai avuto …”Oh gioia ch’io non conobbi , essere amata amando…” purtroppo è stata spesso interpretata come la storia di un amore infelice e disperato.
L’originalità della lettura proposta da Marco Ruffini nel suo “accompagnare” il pubblico a una conoscenza dettagliata , drammatica, e quindi mai disperata, dei protagonisti, nello spiegare la scelta del compositore di associare i temi musicali proposti alle circostanze che man mano la drammaticità della storia ci propone, ci hanno appassionato fino alla commozione, aiutandoci ad apprezzare l’eccezionale spessore di questa storia spesso ridotta nella sua autentica portata e a riscoprire nella grande musica di Verdi l’orecchiabilità dei temi espressi con una tensione emotiva eccezionale.
I protagonisti Violetta , Alfredo e suo padre hanno preso così una forma attuale, vicina alla nostra sensibilità “moderna” , Marco Ruffini, facendo emergere magistralmente il filo conduttore della trama, ci ha fatto scoprire La Traviata come una storia dell’amore vero e cioè del dono totale di sé per chi si ama.