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VENERDI’ 11 ottobre 2013 ore 20.00Centro Asteria – P.za Carrara 17/1 – Milanoproiezione del film: BIANCA COME IL LATTEROSSA COME IL SANGUE |
ConversazioneconALESSANDRO D’AVENIA |
Un pubblico numeroso e appassionato ha assistito alla proiezione del film e partecipato all’incontro con grande attenzione
Regista
Giacomo Campiotti
tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro D’Avenia
La serata è stata introdotta da Armando Fumagalli
docente di semiotica e di linguaggi del cinema all’Università Cattolica del Sacro Cuore
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CONVERSAZIONE con ALESSANDRO D’AVENIA
La grande partecipazione che ha coinvolto molte scuole secondarie con una presenza straordinaria di giovani e docenti oltre al pubblico di adulti che normalmente partecipa ai nostri incontri, ha premiato la nostra perseveranza nel proporre questo incontro con Alessandro D’Avenia che impegnatissimo su più fronti essendo oltre che scrittore, docente e collaboratore alla sceneggiatura del film di cui abbiamo proposto la visione come spunto dell’incontro, a finalmente aderito al nostro invito.
Il romanzo che ha avuto uno strepitoso successo di pubblico narra la storia, raccontata in prima persona dall’autore e sviluppata in modo coinvolgente con un taglio incisivo e fortemente orientato a un pubblico giovanile, incentrata sul tema della crisi di identità nei giovani di oggi raccontata attraverso le vicende del giovane protagonista che si innamora perdutamente di una ragazza sua compagna di scuola e attraverso questo incontro sperimenta, per la prima volta in vita sua, il dolore e la morte (essendo la ragazza gravemente malata) e quindi suo malgrdo costretto a misurarsi col senso ultimo della vita.
L’introduzione del prof. Fumagalli ha accompagnato in modo affascinante alla visione del film tratta dall’opera prima di D’Avenia e , contrariamente a quello che accade in questi casi , il film, a nostro modesto parere, ha reso in maniera adeguata e drammaticamente spettacolare le vicende raccontate.
L’appassionante commento esposto in maniera molto “vissuta” da D’Avenia al termine della proiezione, ha aperto un lungo dialogo col pubblico con domante e opinioni sul contenuto del film che, al contrario di quello che accade in un normale Cineforum, ha superato di slancio il commento più ho meno positivo sul film o ,per chi lo aveva letto, sul romanzo, ma è andato dritto sulle questioni drammaticamente raccontate: cosa vuol dire amare ? che senso ha il dolore nella nostra vita? … e la morte è l’ultima parola sulla vita?
Le domande e le opinioni poste in maniera a volte confusa a volte più determinata e retorica soprattutto dai ragazzi presenti, sono state affrontate da D’Avenia soprattutto raccontando la sua esperienza personale, fin da quando ancora ragazzo aveva deciso di dare una direzione alla sua vita che man mano lo ha portato a farsi quelle domande e ,scrivendo, cercare di trovane le risposte ponendo come fondamentale il rapporto genitori-figli che è evidentemente il compito di entrambi a educare e educarsi a un cammino insieme dentro le sfide della vita.