LUNEDI’ 29 FEBBRAIO 2016ORE 21Centro Asteria-P.le Carrara 17/1-MiPresentazione del libroCONTRO LA CROCEIl Martirio dei cristiani in Medio Oriente
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La situazione dei cristiani nei paesi del Medio Oriente è richiamata all’attenzione di tutti con fedeltà e grande preoccupazione da Papa Francesco praticamente tutti i giorni. Le notizie e le immagini dei Media spesso frammentate e fuggevoli aggiornano ma possono scadere allo stesso tempo in una “abitudine” che non aiuta il giudizio compassionevole sulla realtà, anzi porta all’estraneità. E’ emerso invece che bisogna difendere e sostenere al massimo delle proprie possibilità la presenza delle comunità cristiane perchè testimoniano che nonostante tutto, la convivenza è ancora possibile.
Padre Feras ha portato un video diviso in due parti. La prima un autentico “inno” alla bellezza della sua terra (Siria) quando le persone pur appartenendo a popoli, culture, religioni diverse vivevano in pace, la seconda che mostra la distruzione e la dispersione avvenuta: città vuote, case e luoghi di culto distrutte, persone in fuga, feriti e morti. La presenza del convento è una risorsa importante per l’ormai complicato vivere quotidiano: il convento (come tutti i conventi) ha un pozzo e può distribuire acqua, è accogliente e ospita chi non ha più nulla, come le “ragazzotte” la più giovane ottantenne, di cui è stato distrutto il ricovero.
Mario Mauro, autore del libro insieme a Matteo Forte, ha efficacemente descritto le diverse posizioni dei contendenti, i motivi che hanno scatenato questa guerra “regionale” e la posizione delle superpotenze che ne guidano lo svolgimento. Non è semplice districare la rete di eventi storici e politici, risalenti anche a millenni fa, che hanno contribuito a gettare la Siria in prima linea, ma è fondamentale per cercare di capire che cosa si può proporre per trovare una soluzione: il motivo per cui vengono uccisi o costretti a fuggire i cristiani è che, per il fatto stesso di essere cristiani, sono in grado di incontrare, aiutare e parlare con tutti i protagonisti in gioco, per questo va difesa la loro possibilità di restare o di tornare dai paesi dove si sono rifugiati.
Matteo Forte, come consigliere comunale di Milano, ha parlato soprattutto di come la città sta vivendo l’arrivo di questi popoli e del lavoro svolto per conoscere a fondo il loro percorso geografico, politico, religioso. se non si conosce ci si può muovere per tentativi ma senza tener conto delle persone e si rischia di costruire la città senza criteri precisi di vivibilità e sicurezza.
Rodolfo Casadei, che è stato varie volte ad Aleppo, sempre con l’aiuto di un filmato/intervista a Padre Ibrahim dei Francescani della Custodia di Terra Santa, ha mostrato la vita quotidiana, fatta di cose semplici e piccole come riempire le taniche per l’acqua da bere, che è diventata “merce di scambio” con l’elettricità tra i due contendenti in guerra,e che viene “chiusa” o aperta a seconda delle trattative. Notevole vedere i bambini fare il bagno nel fiume che si crea quando vengono chiusi i rubinetti nelle case (perchè comunque l’acqua da qualche parte deve andare!) e che si stia pensando a depurarla perchè torni ad essere potabile per aggirare le restrizioni. Le inquadrature della città dalla finestra dove sono arrivati colpi di cecchini da molto lontano, i cimiteri, in parchi verdi e bellissimi ma abbandonati perchè pericolosi, le chiese distrutte dalle bombe costruite con bombole del gas riempite di chiodi e frammenti vari proprio per distruggere, magari un secondo prima o dopo essere state affollate di fedeli.
Due ore di interventi che hanno fatto toccare con mano una realtà molto vicina ma di cui sembra sfuggirci la vera natura.