Venerdì 15 Marzo 2019Sala Rossa Centro Asteria Incontro conALBERTO BONFANTIPresidente di PORTOFRANCO Onlus (Centro di aiuto allo studio per studenti delle scuole superiori di Milano)
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“…I want to be forever young, Do you really want to live forever? Forever, and ever…”
“… Voglio essere per sempre giovane, Vuoi veramente vivere per sempre? Per sempre…”
Bob Dylan 1974
Dopo il SINODO DEI GIOVANI svoltosi lo scorso ottobre 2018 e richiamato da Papa Francesco nell’esortazione Apostolica Christus Vivit, abbiamo cercato di incontrare esperienze che raccontassero come il desiderio di essere “Forever Young” (come recitava il riferimento dylaniano del titolo) sia diventato un impegno con la propria vita.
Abbiamo invitato Alberto Bonfanti, presidente di PORTOFRANCO Centro di Aiuto allo Studio per ragazzi delle scuole superiori, fondato da Don Giorgio Pontiggia nel 2000.( www.portofranco.org/)
Il prof. Cioccarelli ha introdotto l’incontro considerando che l’invito ai giovani proposto dal Papa a conclusione del Sinodo ha avuto come principale oggetto la vita concreta dei giovani con i problemi e le incertezze che la vita quotidiana propone loro, ma ha indicato anche una possibilità concreta di vivere fuori dagli schemi stereotipati e condizionati da un consumismo pervasivo che riduce tutto a una istintività senza regole.
Abbiamo quindi presentato ad Alberto delle domande, che ci sembravano riassumere in modo efficace i punti più importanti da approfondire:
1 – La tua esperienza di insegnante e l’impegno con una realtà come quella di Portofrancoche ospita e aiuta ragazzi italiani e stranieri, maschi e femmine, di diversa cultura e origine. ti fa vivere molto tempo insieme a loro, come gli adulti impegnati in quest’opera si fanno carico ed accompagnano la convivenza dei ragazzi? Come l’approccio educativo risponde a questo invito del Papa?
2 – La fede cristiana proposta come esperienza personale e comunitaria si esprime come appartenenza alla Chiesa , nel documento sinodale si parla di accompagnamento degli adulti ai giovani. Nel rapporto con gli studenti che frequentano Portofranco, emerge solo il bisogno scolastico o anche quello umano, potremmo dire, usando una parola importante, vocazionale?
3 – Secondo la tua esperienza di educatore come gli adulti (genitori , educatori o semplici amici)possono concretamente aiutare i ragazzi negli ambienti della vita quotidiana (famiglia, scuola,lavoro , tempo libero…) a sperimentare concretamente questa fede ?
Partendo dalla frase che campeggia sulle scale di Portofranco “I ragazzi non sono vasi da riempire ma fuochi da accendere” Alberto ci ha ricordato che i ragazzi sono di più di quello che sembra (anche se per loro la realtà è quello che sentono) però per “accendere” un ragazzo deve essere “acceso” l’adulto.
Ogni rapporto è un rapporto educativo. I ragazzi sono sempre incerti anche sulle scelte già fatte, ma hanno bisogno di sapere che è sempre meglio affrontare la realtà che chiudersi, come ha testimoniato un genitore dopo le lezioni a PF “mio figlio verrà bocciato però adesso alza lo sguardo”.
Per incontrare davvero le persone si deve partire dal loro bisogno e i ragazzi, che sono poco ideologici, sono pronti a rispondere se interrogati da fatti e persone che provocano una emozione….Chi o cosa ti ha emozionato? L’adulto deve fare questa domanda (aiutando ad un uso profondo della ragione)!
È un giudizio che trascina tutto. I ragazzi in definitiva hanno bisogno di un ” padre”.
Per testimoniare la fede è necessario che i genitori la vivano e quindi non si scandalizzino mai dei loro limiti.
E’ necessaria poi tanta pazienza perché i ragazzi con calma crescono, ma bisogna anche prendere sul serio i loro interessi.
Anche l’esperienza della fede, se autentica, è “cattolica” e quindi riguarda tutti, perché Cristo è umanamente incontrabile da tutti, senza misure o pregiudizi. Dobbiamo creare luoghi di incontro dove rendere possibile questa esperienza.La passione educativa non può che nascere dalla fede.
Se gli strumenti della rete web, internet, socials e affini non soddisfano i ragazzi vuol dire che il loro cuore funziona! che desidera qualcosa che risponda alla domanda di significato che è dentro tutti noi, giovani e adulti.
Quanto sopra sono solo brevi appunti, l’incontro è stato molto più coinvolgente che non una conferenza sul tema di questo ringraziamo Alberto Bonfanti
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