Sabato 8 Giugno 2019CENTRO ASTERIAPiazza Carrara 17/1 – Milanotestimonianza diErnest SesayPresidente di Family Home Movement (FHM), partner di AVSI |
Ernest Sesay è un ex “bambino soldato”, salvato da don Bepi Berton, missionario saveriano in Sierra Leone scomparso 6 anni fa, che l’ha raccolto e adottato durante la guerra civile.
Non si possono riassumere facilmente le vicissitudini di un giovane in un paese dilaniato per anni da guerre, dove anche solo il possesso o meno di un documento di identità di un certo tipo può portarti alla morte e dove in ogni movimento o parola devi valutare esattamente quale sia la verità di ciò che fai e dipendere dal rapporto che l’altro decide di avere con te.
Colpisce molto l’episodio in cui viene mandato a prendere dell’acqua prima dell’esecuzione e lui decide di non scappare.
Nel 2002, rinunciando ad una borsa di studio per studiare psicologia per continuare l’opera di don Bepi, Ernest , per obbedienza a don Bepi, arriva in Italia, a Calcinate, per imparare l’italiano e per fare un’esperienza educativa…..(compreso l’uso del dialetto bergamasco!).
La storia continua oggi: Ernest, sposato, con moglie locale ma dal carattere “bergamasco”, padre di una numerosa famiglia con figli naturali e bambini adottati o in affido, è presidente della ONG FHM (Family Homes Movement) della Sierra Leone, continuazione dell’opera di Padre Berton, con cui AVSI collabora dal 1990.
Nei primi 10 anni di attività, lo scopo del lavoro di AVSI e FHM è stato quello di creare centri di accoglienza per bambini e giovani orfani, con il coinvolgimento di famiglie disponibili ad accoglierli nelle loro case.
Durante la guerra civile, l’impegno di AVSI e FHM si è focalizzato sul reinserimento dei bambini soldato, con la realizzazione di un centro di prima accoglienza per le vittime del dramma.
La straripante simpatia e la capacità comunicativa di Ernest ci hanno conquistato, non per sue particolari capacità oratorie, ma per la verità di una esperienza veramente eccezionale che ci ha fatto incontrare una umanità che non ha paura di nulla, perché è la testimonianza reale che “SI PUO’ VIVERE COSI’” affidandosi alla Provvidenza, che Dio non ci fa mai mancare, con la sua Presenza anche nelle situazioni più disperate.
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