Famiglia e Lavoro in tempi di crisi

giovedi 22 marzo 2012,ore 21.15 la commissione Famiglia del Decanato Navigli invita all’incontro Famiglia e Lavoro in tempo di crisi: per tutti una sfida al cambiamento

verso il VII Incontro Mondiale delle famiglie – Milano 2012

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Testimonianze di famiglie

Romana e Pietro Dottori,  Associazione Fraternità

Giovanni Brambilla,  imprenditore

Diego Montrone,  presidente Galdus

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Realtà a diverso titolo “familiari” cioè con modalità di presenza e in situazioni differenti tra loro ma accomunate da una posizione umana solidale e positiva.

A partire dall’ esperienza “diretta” di famiglia come quella di Pietro e Romana Dottori che insieme ad altre famiglie dell’Associazione Fraternità,  accolgono nel loro nucleo famigliare insieme ai loro figli naturali, bambini e ragazzi abbandonati o con situazioni familiari distrutte o gravemente in difficoltà.

Oppure, come ci ha raccontato Paola Missana di Galdus, in situazioni di stretta collaborazione con le famiglie stesse per l’affronto dei problemi legati a ragazzi e giovani che avendo abbandonato la scuola restano in balia di se stessi senza una proposta chiara per il loro futuro professionale;

o ancora Giovanni Brambilla brillante manager che quattro anni fa si è ritrovato dall’oggi al domani senza lavoro ma sostenuto e aiutato nella scelta dalla propria famiglia, rivoluzionando i suoi piani e le sue aspettative ha accettato il rischio di rilevare come imprenditore una pasticceria in crisi posta in liquidazione dai proprietari con l’annesso licenziamento dei pochi dipendenti rimasti.

Ora, pur nella situazione critica che la crisi impone a tutti , dà lavoro a 60 persone.

Tutti ci hanno testimoniato come è possibile, pur nella profonda crisi economica che stiamo attraversando, trovare delle risorse partendo da una idea di famiglia solidale “per natura” e capace di inventare percorsi e strutture che aiutino le persone e le famiglie con i gravi problemi di oggi, partendo dalla realtà che i problemi odierni sono generati da una crisi umana prima ancora che economica, e contemporaneamente vivere una solidarietà familiare capace di affrontare la difficoltà e diventare essa  stessa risorsa positiva per il bene di tutti.